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mercoledì, luglio 14

"CONSIGLI DI LETTURA"

 

Descrizione

L'autore si cala nel continente africano e se ne lascia sommergere. Abita nelle case dei sobborghi più poveri, brulicanti di scarafaggi, si ammala di tubercolosi, rischia la morte per mano di un guerrigliero, ha paura, si dispera. Ma non rinuncia mai allo sguardo del reporter.

Quarta di copertina

Questo libro non parla dell'Africa, ma di alcune persone che vi abitano e che vi ho incontrato, del tempo che abbiamo trascorso insieme. L'Africa è un continente troppo grande per poterlo descrivere. E' un oceano, un pianeta a sè stante, un cosmo vario e ricchissimo. E' solo per semplicare e per pura comodità che lo chiamano Africa. A perte la sua denominazione geografica, in realtà l'Africa non esiste. La narrazione, etica e ammaliante, di un grande reporter che ha il coraggio di vivere il suo mestiere come nomadismo e redenzione.

FELTRINELLI

martedì, giugno 29

CONSIGLI DI LETTURA : Mattatoio n. 5

 




Un romanzo di satira politica e fantascientifico di Kurt Vonnegut pubblicato nel 1969 da cui è tratto il film Mattatoio 5 di George Roy Hill del 1972.

Attraverso questo romanzo, l’autore trova il modo di raccontare la sue esperienza in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale come prigioniero di guerra a Dresda durante una bombardamento americano che distrugge la città e cui sopravvive rifugiandosi 18 metri sotto terra in un mattatoio.

Mattatoio n. 5 è un romanzo con un forte carattere satirico, come tanti altri testi di Vonnegut. L’autore utilizza diversi espedienti narrativi per aiutare il racconto a non perdere l’attenzione del lettore. Il titolo originale in inglese con cui è uscito questo romanzo è Slaughterhouse-Five; or, The Children’s Crusade: A Duty-Dance With Death.

Il Mago di Oz

domenica, giugno 13

Polene Claudio Magris

 


Claudio Magris torna con un libro che parla di mare, di donne, di navi e di letteratura, un gioiello di scrittura e inventiva che è solo apparentemente una storia degli oggetti. Le polene – le statue che decoravano la prua delle navi – in queste pagine emergono dal mito per diventare figure reali, che popolano una galleria di indimenticabili ritratti femminili: sono sirene, dee, donne comuni o veggenti come Cassandra, seduttrici, madri, sono donne perverse, terribili, visionarie. Attraverso le loro forme sensuali, davanti agli occhi del lettore si svolge una storia colta e stravagante, documentata e luminosa: un racconto illustrato di eroine, avventurieri, cimiteri di navi, che riemergono immortali dagli abissi della memoria. Il mare, reale o fantasioso che sia, diventa occasione per riflettere sulla vita, sulle sue zone di luce e ombra, sull’infanzia e la sua spericolatezza, sulla necessità di un approdo e sul potere della letteratura – da Karen Blixen e Nathaniel Hawthorne a Juan Octavio Prenz e Giuseppe Sgarbi – capace di condurci in ogni tempo,
verso un altrove irraggiungibile.

mercoledì, giugno 9

I MENDICANTI BAMBINI - FERNANDA TESTA

 

Il tema attorno a cui si sviluppa il saggio è il disagio infantile in ogni suo aspetto, da quello sociale a quello affettivo, da quelo economico a quello culturale. Con una scrittura colloquiale e semplice l'autrice va al cuore dei fatti e delle persone appoggiandosi alla propria esperienza diretta, seppure con l'atteggiamento critico di saggista e di esperta che indaga con lucidità ma anche con compassione. L'autrice propone uno screening situazionale che analizza la mendacità infantile nella varietà dei modi e attraverso cui i bambini sono indotti e condotti a mendicare. Ne emerge uno scenario allarmante e colpevolizzante, tenuto saldamente da un unico punto di vista: quello dei bambini violati. L'autrice non si discosta mai da quest'ottica, sia quando è portatrice in prima persona della sua dignitosa e sobra pietas sia quando invoca l'attenzione sociale su un problema che il legislatore ipocritamente glissa, ma non risolve. Sicuramente un libro diverso e attuale.

sabato, aprile 17

ERRI DE LUCA A grandezza naturale

 




DESCRIZIONE

Ho iniziato queste pagine da un ritratto di Marc Chagall che raffigura suo padre a grandezza naturale, uno a uno. Lo fece a memoria e a distanza.
Tra genitori e figli si apre la frattura di spazio e di tempo. Si allontanano anche abitando sotto lo stesso tetto. Qui passa tra loro la relazione tra due capi della stessa corda.
In matematica esiste una complicata Teoria dei nodi. In narrativa esiste tra genitori e figli l’innumerevole narrativa dei nodi. La più conosciuta, estrema, lega e slega Isacco e Abramo su una cima deserta e desolata.
Da figlio ho praticato lo scioglimento brusco, alla maniera di Alessandro con il nodo di Gordio. Lo aprì con un colpo di spada, che non è la soluzione dell’enigma, ma la sua negazione. Da figlio ho creduto di poter ignorare il vincolo, fare come se i miei fossero degli adottivi occasionali. È stata presunzione da pagare successivamente con il debito a vita.
Si attraversa un’età di rinnegamento degli affetti. Perfino il protagonista dei Vangeli non volle riconoscere in pubblico sua madre. La sua missione comportava l’azzeramento della vita precedente.
Negli atti di libertà presi e tenuti dalla mia generazione politica c’era l’impronta inevitabile dell’ingratitudine.
Nelle tempeste affettive, dentro un bicchiere d’acqua o nell’oceano, non si diventa più grandi né minori di chi ci ha preceduto. Ci si trova alla fine in un ritratto a grandezza naturale.

E.D.L.

Da te, dovevo dirgli, da te ho preso e lasciato, restando figlio tuo, cranio da cranio, libri, vino e montagne.